
Perciò, dopo aver accettato il proprio comportamento problematico con il gioco e con la giusta motivazione a cambiare, possiamo provare a mettere in atto alcuni consigli pratici. Si definisce gioco d’azzardo un’attività nella quale si gioca per vincere del denaro, ma in cui l’esito non dipende tanto dall’abilità del giocatore, ma dalla fortuna. Ne sono un esempio le slot machine, i gratta e vinci, il superenalotto, le scommesse sportive, il bingo, o i giochi online in cui si punta una somma di denaro.
Il giocatore d’azzardo patologico presenta spesso la tendenza ad avere idee suicide e ad associare il gioco ad altre forme di abuso come il ricorrere a droghe e alcol. Una persona soffre di questo disturbo se, quando cerca di interrompere il gioco, diventa particolarmente irritabile e irrequieta, se ha bisogno di giocare sempre di più, se incomincia a raccontare bugie in famiglia e agli altri e se arriva a commettere azioni illegali pur di giocare mettendo a rischio anche il proprio lavoro. Il giocatore d’azzardo solitamente è una persona che usa il gioco come passatempo occasionale o abituale senza mai perdere il controllo e non necessariamente si trasforma in “dipendente”. La letteratura mondiale conferma.La maggior parte dei giocatori patologici ha iniziato tale attività in età adolescenziale.La percentuale di giovani affetta da gioco d’azzardo patologico è di tre volte maggiore rispetto a quella riportata tra gli adulti.
Infine ritengo utile illustrare come diversi studiosi e operatori stiano ipotizzando l’apertura di comunità terapeutiche pergiocatori d’azzardo patologici. Spesso sono proprio eventi di questo genere che spingono alla decisione di richiedere un aiuto professionale.Questo diventa l’unica possibilità per tentare di ricostruire un sistema familiare non in grado di gestire una situazione di disagio,conflittualità e grave rischio per un adeguato sviluppo socio-emotivo degli eventuali figli presenti nel sistema. Eccolo allora darsi da fare ad esempio vendendo oggetti di valore personali, umiliandosi a chiedere prestiti in banca, ai parenti – nascondendoperò le cause del prestito – compiendo cioè azioni che lo portano ad assumersi responsabilità che spetterebbero invece alconiuge giocatore dipendente. Siamo un team di psicologi, psicoterapeuti, counsellor e psichiatri italiani a Londra privati altamente qualificati ed esperti. Le nostre sedi a Londra si trovano a Camden NW6, Earl’s Court SW5, KensingtonSW7, Marylebone NW1, Richmond TW9, Shoreditch E1, Islington N1 e London Bridge SE1.
Il gioco d’azzardo patologico è una malattia che trasforma il nostro cervello e modo di vivere. È fondamentale comprendere cosa avviene nel momento in cui si affaccia questa dipendenza nell’esistenza di una persona. Comprendere permette di iniziare a leggere e dare senso a ciò che avviene, senza giudicare e giudicarsi. Permette di iniziare a vedersi come https://elenagmanzoni.wixsite.com/blog/post/collaborazione-soldo-e-mastercard persone che soffrono di una patologia, non come deboli, egoisti, vigliacchi ma che hanno bisogno di cura. Meno che mai, nascondere o evitare di accennare il fatto che si sta cercando di risolverlo, soprattutto con l’eventuale compagnia con cui ti concedevi qualche giocata. Se uscivi con amici con cui ti trovavi spesso rinchiuso in una sala slot, o con i quali facevi scommesse sportive, parla apertamente della tua decisione di uscire dalla dipendenza da gioco d’azzardo, e chiedi loro di rispettare questa tua decisione.
Dopo aver ottenuto la licenza statale, è consentito mettere a disposizione del pubblico gratta e vinci, slot machines e altri giochi. Pertanto, chi ha compiuto la maggiore età 2 può scommettere e giocare senza incorrere in alcun tipo di sanzione. Così come la dipendenza da una droga è indotta da quella droga, la dipendenza da gioco è indotta dal gioco.
La dipendenza da gioco si distingue dal gioco ludico per la modalità maladattiva, ricorrente e persistente. Questa esercita un’influenza negativa sui domini personali, professionali, familiari e sociali e spesso è accompagnata da perdite finanziarie e problemi legali. Il gioco d’azzardo è una malattia da cui nessuno è immune, neppure i personaggi dello spettacolo. Per loro il gioco è un modo di sfidare se stessi, per sentirsi invincibili, ma poi sa bene che questa passione si trasforma in qualcosa di malsano. Il gioco spesso dà ciò che la vita toglie; quando si vivono dei fallimenti nella vita privata e lavorativa il gioco diviene un mezzo per reagire. Solo con il tempo si capisce che il gioco fatto in questa maniera, ti isola dal mondo, facendoti dimenticare le cose semplici ma belle della vita.
Si intende per gioco proprio il sistema con cui si gioca, comprensivo di macchinetta, stimoli visivi e, naturalmente, il premio. Il premio non è tutto, o meglio non è proporzionato al rischio di diventare dipendente. Una vincita anche modesta riesce a rinforzare il comportamento, cosicché la voglia di giocare aumenta dopo aver vinto ad esempio 100 euro. La dipendenza da gioco d’azzardo (“gambling”) si colloca nel Manuale dei Disturbi Mentali (DSM-5) nell’area delle dipendenze patologiche. E’ caratterizzato dall’incapacità di resistere alla tentazione “persistente, ricorrente e maladattiva” di giocare somme di denaro elevate.
La dipendenza da gioco d’azzardo ha come conseguenza quella di distruggere la qualità della propria vita su molti fronti. Un classico è il giocatore che rincasa con lo stipendio appena riscosso e già tutto consumato. Tipico è anche il giocatore appostato all’apertura del bar, in orari improbabili. Adesso, con la diffusione delle sale gioco, questi fenomeni sono meno visibili, specie nelle grandi città. La rabbia quando non riesce ad ottenere i soldi è anch’essa caratteristica, come la rabbia del bevitore patologico a cui si nega da bere. Ma ancor più bizzarro è quando il giocatore fa una grossa vincita, mettiamo 1000 euro, e in quel caso il gestore è obbligato a versargliela sul conto, o mediante assegno.